26 Marzo 2020

La ricerca del benessere e della quiete ai tempi del Coronavirus.

In momenti di grande agitazione, personale e sociale, come quelli attuali possiamo sentirci sopraffatti dagli eventi e/o dalle emozioni. Per riuscire a tranquillizzare la mente e a vivere con più serenità le difficoltà a cui siamo sottoposti può essere utile ispirarsi ai principi resi celebri dalla Acceptance and Commitment Therapy  (ACT). Linee guida che sono state riformulate dal dottor Russ Harris e si sono tradotte nell’approccio noto come Face Covid. Vediamo come fare per integrare queste considerazioni nella nostra quotidianità.


Mai come in questo periodo possiamo trovarci a fronteggiare ansia, rabbia e paura. L’emergenza sanitaria connessa al Coronavirus ha infatti spazzato via gran parte della nostra routine e la possibilità di dedicarci alle consuete attività che ci aiutano a scandire il tempo dando un senso alle giornate. A tutto ciò poi si aggiungono le preoccupazioni per la salute, per i nostri cari e per la situazione economica con cui dobbiamo fare i conti giorno dopo giorno.

In un contesto del genere è normale sentirsi in balia degli eventi o sopraffatti dagli imprevisti, dalla solitudine o dai pensieri negativi. Recuperare almeno in parte un minimo di serenità e tranquillizzare la mente sovraccarica diviene quindi una vera e propria necessità. Per farlo possiamo richiamarci all’approccio denominato Face Covid proposto dal dottor Russ Harris, stimato autore del libro “La trappola della felicità. Come smettere di tormentarsi e iniziare a vivere”.

Innanzitutto Face Covid è l’acronimo creato per indicare le varie fasi a cui dobbiamo fare riferimento durante la nostra pratica. Step che sono stati implementati a partire dalla terapia dell’accettazione e dell’impegno conosciuta anche Acceptance and Commitment Therapy  (ACT). Nello specifico dobbiamo perciò mettere in atto nove azioni suggerite per allentare la pressione e lo stress a cui siamo sottoposti.

Iniziamo, dunque, dalla F di Face Covid che si riferisce alla necessità di focalizzarsi su ciò che è sotto il nostro diretto controllo distogliendo l’attenzione da tutto il resto. Una volta eseguito il cambio di focus diviene primaria la lettera A di Acknowledge ovvero riconoscere i pensieri e i sentimenti che stiamo sperimentando in quel momento.

Corpo e mente: un legame antico e indissolubile.

A questo punto dobbiamo passare alla C di Come back che ci suggerisce di tornare alle sensazioni fisiche, concrete legate al nostro corpo. Lo possiamo fare attraverso le pratiche di meditazione, la mindfulness, lo yoga o qualunque esercizio che ci aiuti a radicare la nostra energia e connetterci con il nostro centro, il nostro io profondo.

Immediatamente dopo dobbiamo proseguire il nostro percorso richiamandoci alla lettera E che rimanda al verbo Engage. In questo caso dobbiamo, quindi, impegnarci in qualsiasi cosa stiamo facendo. Per aiutarci in questo compito possiamo notare con attenzione gli elementi che contraddistinguono la stanza in cui siamo, ascoltare i suoni o le parole che sono attorno a noi, fermarci un istante e pensare attentamente all’attività che abbiamo di fronte.

Se ci accorgiamo di non trovare un significato particolare nelle mansioni di cui ci stiamo occupando allora è tempo di spostarsi, anche solo per poco, alla C di Committed Action. Questa fase ci stimola a interrogarci su ciò che ci sta a cuore nel profondo: ci sono azioni che possono fare la differenza in questo momento? Come possiamo fornire supporto a chi ci sta intorno? Cosa riteniamo più importante fare in questa situazione così complessa? È il momento di dedicarci a queste attività, piccole o grandi che siano.

Continuando il nostro viaggio arriviamo alla lettera O di Opening up ovvero lo step in cui ci apriamo al nostro sentire. Non c’è un’emozione giusta e una sbagliata. C’è uno spettro ampio di possibilità e sfumature che possono comprendere l’ansia, la paura, la tristezza, la vergogna, la colpa o ancora la rabbia solo per citarne alcune. Tutte hanno diritto di esserci. Quello che spetta a noi è riconoscerle per ciò che sono, cioè reazioni normali al disagio che stiamo vivendo. Lasciamo che questi sentimenti ci abitino senza negarli e trattiamo noi stessi con gentilezza e compassione. In questo senso può essere utile fare nostri i principi della self compassion che ci spinge a perdonare e ad amare noi stessi a dispetto di pregi, difetti o difficoltà.

Valori e risorse: riprendiamo in mano il quotidiano.

Il passaggio successivo è legato alla V, ai Values nel senso di valori. Ecco quindi che dobbiamo smettere di concentrarci sulle cose che in questo momento non possiamo raggiungere a causa di condizioni oggettive. Focalizziamoci piuttosto su quello in cui crediamo, su quegli assi che reputiamo imprescindibili per una vita degna di essere vissuta. In questa categoria rientrano ad esempio l’amore, il coraggio, la cura degli altri. A prescindere dalla realtà che sperimentiamo questi valori sono gli elementi fondanti della nostra identità e nessun evento esterno potrà mai toglierceli. Ne consegue che essi possono essere le chiavi da cui prendere energia, nuove motivazioni e ripartire agendo.

Verso la fine ci rimane la I di Identify. Questa ci chiede di identificare le nostre risorse che ci possono essere di aiuto per sostenere l’emergenza o il periodo di crisi. Potrebbe trattarsi di amici, dei familiari o dei numeri di assistenza sanitaria. La rete di cui disponiamo è a tal proposito una preziosa possibilità a cui ci possiamo ancorare. E se per caso fossimo in grado di fornire noi supporto a qualcuno allora è il momento di farsi avanti secondo le nostre possibilità e senza improvvisarsi se non ce la sentiamo.

Concludiamo l’approccio Face Covid con la D di disinfettare e mantenere le distanze che ci richiama alle norme igienico-sanitarie che tutti conosciamo e che è sempre bene tenere a mente. Dopotutto anche questi aspetti rientrano in quelle che possiamo inserire nella fase dedicata all’impegnarsi nelle azioni con intenzionalità. Principi utili per affrontare con più serenità le crisi che si palesano nel quotidiano.

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