14 Maggio 2020

Tapping: un aiuto per liberare le emozioni e ritrovare il benessere.

In alcuni momenti, quando sperimentiamo una forte ansia o un particolare malessere psicofisico, possiamo scegliere di fare affidamento su una pratica quanto semplice e utile. Il tapping è una tecnica che affonda le radici nell’antico legame che unisce corpo e mente. In pochi passaggi può aiutarci ad affrontare l’istante per poi avere il tempo di approfondire attraverso la psicoterapia. Scopriamo di che cosa si tratta e i suoi benefici.


Il legame che unisce mente e corpo è profondo ed è un elemento di vitale importanza per poter stare bene. Partendo dal riconoscimento di questo pensiero possiamo comprendere i benefici derivanti da strategie alternative e naturali che possono essere impiegate nella ricerca del benessere psicofisico. Pratiche che non sostituiscono in alcun modo altri potenti strumenti quali la psicoterapia, la terapia farmacologica qualora necessario e le prassi mediche a cui normalmente ricorriamo.

Fatta questa doverosa premessa è però utile conoscere altre strade che – se ben combinate con i fattori citati in precedenza – possono rivelarsi di grande aiuto nel confronto quotidiano con piccole e grandi problematiche di varia natura. Difficoltà dovute ad ansia, panico o stress costante possono infatti beneficiare di alcuni semplici accorgimenti. Stimoli pensati per gestire nell’immediato il problema, permettere di calmare la mente e affrontare la quotidianità. Una di queste pratiche è conosciuta con il nome di Tapping o Emotional Freedom Technique.

Tapping o Emotional Freedom Technique: le origini.

Partiamo dunque dall’inizio. Con il termine tapping facciamo riferimento a una tecnica naturale che non prevede l’utilizzo di particolari strumenti a esclusione delle proprie mani. Queste ultime sono chiamate a picchiettare o tamburellare esercitando lievissime pressioni su alcuni ben specifici punti della testa o del corpo.

L’idea di fondo è che ogni essere vivente possa sperimentare uno o più blocchi a livello energetico-emozionale e che questi influiscano sul suo stato di benessere mentale. Malesseri connessi alle nostre energie ed emozioni, ma che trovano sede anche nel corpo e che possono essere alleviati proprio agendo a livello fisico. Grazie al legame intrinseco che unisce la sfera fisica e mentale, esercitando un automassaggio, è quindi possibile trovare sollievo da alcune delle sensazioni che ci affliggono. In breve attraverso questa forma di digitopressione possiamo aiutare la mente a uscire dal rimuginio, dal pensiero costante che ci sta assillando. Un modo per contrastare almeno in parte l’attacco di ansia, panico o rabbia che ci ha investito in quel preciso istante.

https://www.emofree.com

 

Il primo a teorizzare la tapping therapy è stato Roger Callahan, uno psichiatra americano che nel 1980 diede vita alla tecnica Thought Field Therapy o TFT. È però solo a partire dagli anni ’90 – con l’intervento dell’esperto di programmazione neurolinguistica Gary Craig – che la pratica assume la forma semplificata che conosciamo ed è praticata oggi giorno.

Come e quando utilizzare il tapping?

Per comprendere meglio come si struttura la pratica è importante conoscere i punti che dobbiamo imparare a stimolare. Un’azione che ripeteremo per pochi minuti tamburellando con due dita la zona che ci interessa e concentrandoci al tempo stesso su cosa ci sta provocando disagio e sulle sensazioni che vogliamo invece sperimentare. Riassumendo, in maniera sintetica, ecco alcune delle aree su cui possiamo effettuare la tecnica. Ci possiamo dunque focalizzare:

  • sulla testa se ci sentiamo esausti, stressati e in ansia
  • sui lati degli occhi se proviamo una forte rabbia
  • poco sotto agli occhi se stiamo sperimentando un momento di frustrazione

    https://feelinghealthy.com.au/thought-field-therapy/

  • sotto il naso se sentiamo che stiamo reprimendo le nostre emozioni e questo ci provoca angoscia
  • sul taglio della mano per favorire l’accettazione e l’amore verso noi stessi
  • sull’area compresa tra mento e labbra se desideriamo ritrovare maggiore serenità
  • sotto la clavicola se siamo provati e stanchi

Attraverso la pratica costante possiamo diventare più consapevoli delle nostre emozioni, della connessione che lega corpo e mente e delle implicazioni che favoriscono il nostro benessere mentale.


Ti è piaciuto l’articolo? Leggi anche Ansia: connettersi con il corpo per favorire il benessere emotivo.

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