7 Maggio 2020

Ansia: connettersi con il corpo per favorire il benessere emotivo.

Quando proviamo ansia, rabbia o frustrazione tendiamo a ricercare una spiegazione a livello razionale del disturbo provato. Per riuscire a calmare la mente è però essenziale agire riportando al centro anche il nostro corpo, depositario delle nostre sensazioni e parte attiva nell’individuazione di un nuovo equilibrio. Cambiare prospettiva, rallentando e abbracciandoci, accogliendo in profondità le nostre emozioni può quindi essere la chiave di volta per stare di nuovo bene.


“Mens sana in corpore sano” ovvero “una mente sana in un corpo sano”. Chi di noi non ha mai sentito questa frase? Il rapporto che lega corpo e mente è ben più profondo di quel che può trasparire a uno sguardo approssimativo. Gli antichi ne erano consapevoli e favorivano questa connessione nella convinzione che ogni elemento, fisico e mentale, concorresse attivamente al benessere generale dell’individuo. Era un approccio di stampo olistico quello veicolato. Un modo per favorire l’equilibrio e l’interazione tra i diversi livelli cosicché la persona potesse sentirsi completa in se stessa e – attraverso questa ritrovata unione – potesse stare meglio.

Al giorno d’oggi questa prospettiva è stata almeno in parte accantonata. La diffusione della tecnologia, l’uso di internet e l’avvento dell’universo digitale ha enfatizzato questo processo disconnettendoci dalla corporeità. Le attività manuali che svolgiamo nel quotidiano sono sempre più limitate, di frequente le eseguiamo senza nemmeno pensarci e la nostra attenzione è calamitata verso l’online. Di conseguenza quando vogliamo ritrovare il benessere mentale e limitare gli effetti di ansia, panico o rabbia ci dimentichiamo del legame che unisce da sempre corpo e mente.

Abitare il nostro corpo per ritrovare il centro.

A tal proposito alcuni disturbi psicosomatici sono dei veri e propri segnali che il nostro corpo ci invia per ottenere la nostra attenzione. Di frequente sono indizi che svelano il rapporto unico che connette la mente al corpo. Elementi questi che tendiamo a sottovalutare, a mettere in secondo piano e a trattare separatamente mentre siamo impegnati a cercare la causa e la soluzione della nostra ansia.

Negare l’importanza del corpo produce come unica conseguenza l’esacerbarsi di alcune problematiche e l’emergere di sensazioni di disconnessione con noi stessi. Ci sentiamo divisi, sopraffatti, in preda alle emozioni: l’ansia toglie il respiro e noi ci sentiamo impotenti, impauriti, in balia degli eventi. Se vogliamo però intervenire sulle sensazioni negative che stiamo vivendo in quel momento non basta semplicemente cercare di razionalizzare il problema riconoscendo che stiamo vivendo un attacco di panico o di ansia. Attenzione: avere consapevolezza delle nostre sensazioni è il primo passo fondamentale da compiere, ma da solo non è sufficiente.

Photo by Khadeeja Yasser on Unsplash

Il potere del contatto fisico.

Per riuscire ad andare oltre il nostro stato d’animo dobbiamo ritrovare la nostra connessione con il corpo, con la materialità della realtà. Accogliere i suoi segnali e lasciargli spazio di espressione. Interrompere il circolo vizioso in cui ci sentiamo persi richiede dunque la nostra volontà di ascoltare, assecondare e interagire la totalità della nostra persona: mente e corpo insieme. Ecco perché una possibilità potente a cui dobbiamo guardare è il contatto fisico con noi stessi e con gli altri.

Un abbraccio, un massaggio, un semplice tocco o una breve pacca sulla spalla possono fare moltissimo per il nostro benessere emotivo. La ragione alla base di questi effetti così positivi è rintracciabile nella chimica del nostro organismo. Quando viene coinvolto in un abbraccio, il nostro corpo è stimolato e produce in risposta le endorfine, elementi che presentano un incredibile effetto analgesico e stimolante.

In breve abbracciandoci possiamo connetterci in profondità con il nostro corpo e con il nostro vissuto emotivo. Non più concentrati sulla dimensione virtuale e impalpabile dell’esperienza, ci focalizziamo infine sulla corporeità e sulla materia. In un attimo, ritroviamo il nostro centro calmando la mente e spezzando il cerchio dannoso in cui eravamo scivolati. Il cambio di focus è pressoché immediato e ci ancora fermamente al presente: un’azione efficace perché capace di togliere carburante ed energia all’ansia.


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