27 Febbraio 2020

Digital detox: salute mentale e social media.

Tutti lo sostengono. Sembra quasi un dato di fatto, ma alla fine sono in pochi a conoscere la reale portata e influenza dei social network sulla nostra vita. Se è infatti vero che ciascuno di noi sa che un uso spropositato di questi strumenti può essere dannoso, in molti casi pensiamo che non sia un nostro problema e nemmeno ci accorgiamo di quanto è grande la fetta che dedichiamo loro. Per modificare le nostre abitudini partiamo dal vedere quali sono i benefici che possiamo trarre dal digital detox.


Ogni tanto il dubbio sorge e ci assilla per un momento: non starò passando troppo tempo sui social network? Quella che è una domanda legittima viene però di frequente allontanata in un batter d’occhio pensando che non sia in fin dei conti un grosso problema e soprattutto che non ci riguardi in prima persona.

È vero controllo il feed su Instagram, ma sono solo pochi minuti che sarà mai? Sì certo, mi sono collegata a Facebook ma era solo per vedere quella notifica che aspettavo con ansia. Sì durante la cena tengo il cellulare vicino, ma è solo perché se mi annoio gli do un’occhiata mentre mangio. E poi che faccio se qualcuno mi scrive o mette like al mio post, mica posso ignorarlo?

Ecco queste sono solo una parte delle infinite scuse che usiamo ogni giorno, nei contesti più diversi, per eliminare all’origine il dubbio di avere un problema di dipendenza da social media. Le nostre abitudini sono così radicate e a volte inconsce da spingerci a ignorare la questione figurarsi pensare di prendere delle contromisure. Eppure alla lunga agire lungo questo asse può essere deleterio per la nostra psiche.

Nonostante questa consapevolezza impegnarsi in un digital detox può sembrare complicato e inutile. Tutto cambia però quando ci soffermiamo non tanto sulla pratica in sé, ma sui vantaggi diretti che possiamo ricavare nella nostra routine.

Perché impegnarsi nel digital detox?

Photo by Mika Baumeister on Unsplash

Scegliere di scollegarci dal mondo dei social network per almeno 48 ore presenta numerosi benefici effettivi. Tra questi il primo e più significativo è la riduzione dello stress che possiamo sperimentare rimanendo offline. Questa è una conseguenza diretta del fatto che il nostro cervello può finalmente rallentare il ritmo senza essere costantemente subissato da informazioni, stimoli e richieste di interazioni.

Non saranno più i social media a dettare la velocità a cui attenersi. Saremo noi a scegliere se, quando e come agire o reagire. Ciò abbasserà, e di molto, anche i nostri livelli di ansia dati dalla pressione sociale e dai ritmi veloci imposti da questi canali di comunicazione.

Proseguendo, limitando o annullando il tempo che dedichiamo all’uso di questi strumenti riusciremo a proteggere la nostra autostima e a diminuire le percezioni negative che associamo a noi, al nostro corpo, alla nostra vita in generale. Questo perché le nostre giornate non saranno più scandite dal continuo confronto con gli altri. Un paragone che diventa sempre insostenibile e ingestibile, dal momento che sui social media ciò che si cerca di mostrare è la perfezione.

Nessuno pubblica foto o racconti di momenti negativi, di fallimenti o semplicemente di una giornata no. Quello che viene postato è sempre solo la versione più luminosa della vita e dell’autore. Sganciarci da questa visione, praticando il digital detox, è il modo migliore per darci tregua e per riconnetterci con la realtà fatta per tutti di mille sfaccettature sia positive che negative.

Scollegandoci per almeno 48 ore possiamo così arginare sia l’invidia sia il nostro critico interiore rendendogli sicuramente la sua azione negativa più complicata. Al tempo stesso il digital detox ci regala più tempo da dedicare a ciò che amiamo: relazioni, hobby, sport. Qualsiasi attività non connessa al digitale sarà di ulteriore aiuto e rafforzerà infine la nostra consapevolezza sull’importanza di un bilanciamento tra online e offline.


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