Lo stress e la vita quotidiana possono portarci a vivere gran parte del nostro tempo nella mente. A volte potremmo accorgerci di essere inseriti in un circolo vizioso in cui siamo sempre di corsa e sconnessi con i nostri bisogni o aspirazioni profonde. La mindfulness ci può aiutare a riconnetterci con il corpo attraverso l’esperienza pratica, ma esistono anche altre possibilità benefiche che possiamo sperimentare in abbinamento. Sono questi i casi rappresentati dall’arte e dalla creatività in ogni sua forma. Vediamo insieme i benefici per il nostro benessere psico-fisico.
Nella nostra società siamo spesso portati a pensare e a intendere la nostra persona come pura mente. Immersi nella solita routine fatta di corse e di preoccupazioni più o meno consce ci concentriamo quindi sui nostri pensieri a discapito di tutto il resto. Il rischio di un approccio di questo genere è che nel tempo ci sentiremo sempre più distaccati dall’esperienza concreta, sconnessi dal resto del mondo e della realtà.
È in questa dinamica che può inoltre emergere l’ansia e il sentirsi perennemente messi a confronto con un senso di inadeguatezza. Ecco perché i principi della mindfulness ci possono aiutare a operare in senso totalmente contrario. Questi però non sono le uniche opzioni o, meglio, per renderli ancora più efficaci possiamo richiamarci anche ad altre pratiche. Esempi interessanti li possiamo nello specifico rintracciare in ogni forma artistica o di creatività, insomma in tutte quelle attività che si basano in un modo o nell’altro nell’utilizzo della nostra corporeità.
Le attività esperienziali: riconnettersi al corpo e alla realtà.

Analizzando le possibilità, troviamo da subito una grande scelta di strade a cui guardare. Le attività che possiamo impiegare e preferire sono le più diverse. Potremmo voler sperimentare attraverso la cucina o la pasticceria, attraverso la pittura o la scultura. O ancora attraverso il cucito, la creazione di oggettistica, il bricolage, il giardinaggio. Potremmo scegliere la scrittura o la composizione musicale. Senza dimenticare l’autoproduzione di prodotti che possono tornare utili nel quotidiano.
Che cos’hanno però in comune tutte queste soluzioni? Il filo conduttore che risulta essere anche l’aspetto benefico è lo stretto legame con il corpo e i nostri sensi. Per compiere una qualsiasi delle pratiche proposte dobbiamo avvalerci del tatto, del gusto, della vista, dell’olfatto, dell’udito o di tutti questi insieme. Sono attività esperienziali connesse dunque al fare e all’agire concreto. Ci spingono a immergerci completamente nella dimensione reale della nostra quotidianità e ci portano “fuori” dalla nostra vita mentale.
Quando ci concentriamo su un hobby pratico che amiamo siamo appunto immersi, lontani dalle nostre solite ansie. Mettiamo da parte il rimuginio, le preoccupazioni che ci assillano. Siamo in un certo senso “rapiti” dal momento che stiamo vivendo e assaporando. È questa modalità che ci permette di staccare la mente e di tornare dentro al nostro corpo fisico.
La creatività come alleata per il benessere mentale.
Impastando, creando, scrivendo, producendo un oggetto concreto allora veniamo investiti dai benefici della creatività. In ogni sua forma, essa si trasforma in un’ancóra. Quest’ultima ci riconnette alla nostra esperienza corporea collegata al tempo e allo spazio che stiamo vivendo.
Nella sua massima espressione l’arte, la creatività diventa una forma di mindfulness pratica. Una possibilità che ci aiuta ad abbassare la pressione, a mettere in pausa l’ansia, a far entrare nella nostra vita il qui e ora.
Attraverso queste pratiche perciò possiamo ritrovare e sperimentare uno stato di quiete. Una nuova serenità che incrementa il nostro benessere generale sia dal punto di vista fisico che mentale. Ritagliarsi un momento periodicamente a stretto contatto con la nostra creatività allora è infine un atto, piccolo ma significativo, di cura verso noi stessi.
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