nutrire il corpo

28/10/20 Blog # , , , , , , ,

Mindful eating: anche mangiare richiede consapevolezza.

Parliamo spesso dell’importanza di porre attenzione alle semplici attività di ogni giorno. C’è però un aspetto che viene di frequente sottovalutato: come e in che modo mangiamo? Quanta consapevolezza abbiamo dei momenti dedicati al nostro nutrimento? L’approccio mindful eating vuol proprio aiutarci a notare le potenzialità di questi gesti innati, naturali e trascurati nella nostra società. Scopriamo di più.


Tra un lavoro e un altro, di corsa mentre andiamo a prendere i bambini o dobbiamo raggiungere un appuntamento. Davanti al pc scrivendo un’email o magari la sera di fronte alla televisione o ancora al ristorante mentre rispondiamo al cellullare. Queste sono solo alcune delle situazioni tipiche in cui troppo spesso ci ritroviamo a mangiare di fretta e senza attenzione. Sebbene siano azioni talmente piccole da apparire insignificanti, questi momenti in cui la nostra concentrazione si divide su mille fronti possono essere deleteri per il nostro benessere.

Non solo è importante nutrirsi con costanza, varietà e in modo salutare ma è altrettanto essenziale farlo con cura e con consapevolezza. Alla base di questa esigenza vi sono implicazioni fisiche e psicologiche che possono influire notevolmente anche sul resto della nostra routine. Scegliere di mangiare dandosi il giusto tempo e concentrandosi sulle sensazioni può infatti essere un altro modo di prendersi cura di se stessi. Ecco perché di frequente al giorno d’oggi parliamo di mindful eating.

La mindful eating e il quotidiano: il qui e ora nel piatto.

Partiamo dal definire cos’è e cosa non è la mindful eating. Innanzitutto possiamo affermare che questa è una pratica di consapevolezza che mira a fare luce sul nostro approccio al momento presente e all’atto del nutrirsi. Quello che ricerchiamo quindi è il poter vivere e assaporare ogni istante, ogni aspetto del piatto o dello snack che abbiamo di fronte. Senza fretta, senza ansia, ma con la mente ben centrata su ciò che abbiamo di fronte. Lasciamo da parte i giudizi, i dovrei o non dovrei, i pensieri intrusivi o ossessivi, i mille impegni che dobbiamo portare a termine. Per quelli, se vorremo, ci sarà tempo più tardi. Ora è il momento di mangiare presenti a quello che stiamo mangiando.

Non stiamo semplicemente introducendo cibo a caso per poter reggere le nostre giornate estenuanti. No, noi ci stiamo prendendo cura di noi stessi e lo facciamo con la massima attenzione. Mettiamo via il cellulare, spegniamo o ci allontaniamo dal computer, dalla televisione, da qualsiasi attività che ci può distogliere da quello che stiamo vivendo. Ci imponiamo di fermarci e, come per gli antichi, ritroviamo una certa sacralità degli istanti dedicati al mangiare.

Nutrirsi è un atto potente di condivisione, di cura. Un istante in cui possiamo davvero sperimentare la magia dell’essere qui e ora di cui tanto abbiamo detto parlando di mindfulness. La mindful eating è proprio questo: è uno degli esercizi che più ci permettono all’atto pratico di toccare con mano la riappropriazione del presente.

L’equilibrio che fa bene al cuore e al corpo.

Al tempo stesso possiamo affermare con forza cosa non è. Mangiare con consapevolezza non è una nuova dieta o un piano alimentare alternativo con l’obiettivo di perdere peso. Non è boicottare tutti i cibi che ci piacciono. Al contrario la mindful eating si compone di equilibrio e compassione, promuove l’accettazione totale del nostro corpo e dei nostri bisogni eliminando ogni forma di giudizio.

Corpo e mente sono legati in profondità così come il nutrirsi e la nostra emotività. Nella nostra società abbiamo dimenticato questa connessione e di frequente tendiamo a compensare alcune emozioni con altri surrogati più facilmente reperibili. Noia, tristezza, rabbia, rifiuto o abbandono divengono dunque le cause scatenanti per la nostra fame emotiva. Scegliere di praticare la mindful eating aiuta a spezzare questo legame e a ritrovare un rapporto più equilibrato con l’alimentazione.

Il primo e più prezioso punto da cui partire allora siamo noi. Fermiamoci e osserviamo la nostra interiorità e quel legame invisibile che unisce corpo, mente, cuore. Chiediamoci:

Photo by Ulvi Safari on Unsplash

  • Ho davvero fame?

  • È questo ciò che il mio corpo desidera?

  • E se sì, è proprio quel particolare alimento che mi sta chiamando?

Fatto questo ritagliamoci il nostro tempo, chiudiamo la porta a tutto il resto come se mettessimo un cartello fuori dalla nostra stanza. Non disturbare, mi sto prendendo cura di me. Sono a un appuntamento galante con il mio benessere.


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01/02/17 Blog # , , , , , ,

Prendere un té con consapevolezza

Quando meditare ti risulta difficile, puoi ritagliare dei momenti nella tua giornata per diventare consapevole di quello che stai facendo


Per allenarci a portare le Mindfulness nella nostra vita possiamo iniziare ad applicare alle piccole cose della nostra quotidianità.

Oggi proviamo a bere una tazza di Tè in modo Consapevole (se non bevi tè puoi provare utilizzando una tisana).

Mindfulness significa “Porre attenzione in un modo particolare: intenzionalmente, al momento presente e in modo non giudicante (J. Kabat-Zinn, 1994)”.

E cioè portare tutta la nostra attenzione, quella di cui siamo capaci, a quello che facciamo, vediamo, mangiamo, utilizzando i nostri 5 sensi e diventando consapevoli di quanto accade dentro di noi proprio qui proprio ora.

Imparare a diventare consapevoli ci permetterà di creare uno spazio in cui essere davvero in grado di vedere quello che sta accadendo nel momento in cui accade, liberandoci da quello che la nostra mente, invece, vorrebbe.

Respirare, camminare, guidare, mangiare o bere sono tutte attività che facciamo senza averne consapevolezza, senza essere attenti a quello che facciamo mentre lo facciamo né alle sensazioni, ai pensieri o alle emozioni che proviamo.

Tea_cup_meditation


Stiamo imparando a vedere ciò che è spesso oscurato dalla distrazione.


Se non siamo a conoscenza di come siamo intrappolati, è impossibile liberarci dalla nebbia che ci avvolge. Ma se iniziamo ad allenare la nostra consapevolezza, siamo in grado di cominciare a renderci conto di quando agiamo con il pilota automatico, seguendo la forza dell’abitudine o il nostro impulso ad agire. Stiamo iniziando a prendere consapevolezza di quello che stiamo facendo e di come lo stiamo facendo.

La sfida di oggi è iniziare a bere una tazza di tè con consapevolezza per poi provare con un altro aspetto della nostra vita.


Ecco alcuni suggerimenti

  1. Inizia con il portare attenzione al suono che fa l’acqua quando bolle. Ascolta il gorgoglio dell’acqua. Riesci a vedere il vapore fuoriuscire dal beccuccio della teiera? Prova ad essere aperto più che puoi a tutto quello che accade in questo momento. Usa i tuoi 5 sensi.
  2. Cerca di diventare consapevole delle sensazioni che provi restando presente: senti il contatto dei glutei con la sedia o dei piedi con il pavimento.

    Apriti ai tuoi 5 sensi per comprendere cosa sta accadendo davvero


  3. Osserva come cambia il colore dell’acqua man mano che il tè scarica la sua essenza. Se mentre sei lì ti accorgi che la mente divaga rapita da un pensiero, non preoccuparti, è normale, cerca semplicemente di riportare la tua attenzione all’acqua del tè.
  4. Ora, sollevando la bustina di tè con un cucchiaio, cerca di diventare consapevole delle tue dita che afferrano il cucchiaio e del tintinnio che fa il coperchio sulla teiera.  Prova a fare tutto questo sganciato dal tuo pilota automatico.
  5. Se decidi di aggiungere lo zucchero, cerca di essere attento a come ti senti mentre lo fai e prova a chiederti: Lo voglio veramente? Come faccio a sapere di volerlo davvero?
  6. Cerca, ora di diventare consapevole del calore della tazza tra le tue mani.
  7. A questo punto, porta la tazza alle labbra. Mentre fai questo movimento prova a diventare consapevole della mano e del braccio che si spostano per compiere questo gesto.
  8. Prendi, ora, un sorso di tè. Prova a trattenere il tè in bocca per qualche istante e a diventare consapevole del sapore sulla lingua. È piacevole? O forse lo preferisci più intenso? O più leggero? Non c’è bisogno di fare nulla. Quello che devi fare è essere consapevole delle tue sensazioni. Se noti che qualche pensiero fa capolino, lascialo muoversi, lascialo andare e venire nella tua mente senza seguirlo.

Se noti che ci sono dei pensieri, lasciarli andare e venire nella tua mente senza seguirli. Prova a stare con il gusto del tè. Nota, senza emettere giudizio, qualsiasi desiderio e qualsiasi insofferenza che appare.


  1. Quando senti che è arrivato il momento di ingoiare il tè, nota la tua decisione. Si tratta di una scelta consapevole o è accaduto automaticamente? Resta presente alla deglutizione, ai movimenti riflessi nella parte posteriore della bocca e della gola, al liquido che attraversa la gola fino allo stomaco. Come ti senti?
  2. Riesci a notare il momento esatto in cui il tè diventa una cosa sola con il tuo stomaco che lo accoglie?
  3. Ora fai una breve pausa cercando di notare ogni sentimento di irritazione, ogni pensiero come ad esempio: Sbrigati, ho di meglio da fare. Oppure nota se provi un senso di pace o di immobilità. Se è così, dove lo senti? Sta cambiando? Rimane costante? Diventa consapevole della tua mente che vaga. Anche questo è un segno di crescente consapevolezza.
  4. Cerca di diventare consapevole del contesto: dai un’occhiata intorno a te, apri gli occhi al tuo ambiente senza giudicarlo. Cerca di diventare consapevole di eventuali pensieri o sentimenti che emergono.
  5. Ora, riporta la tua attenzione alla tazza di tè nella tua mano. Diventa consapevole della scelta che fai per prendere un altro sorso di tè. Quando hai deciso, ricomincia dal punto sette, e continua a bere il tè fino a quando la tazza è completamente vuota, oppure fino a quando scegli di smettere di bere. Se hai deciso di smettere prima che il té sia finito, prova a diventare consapevole del motivo per cui hai deciso di smettere. Il tè è diventato freddo? È cambiato il sapore? Hai fretta di fare altro? Qualunque sia la tua decisione diventa un osservatore imparziale.

Se decidi di fare questa meditazione non è necessario seguire ogni passaggio rigorosamente. Prova solamente, meglio che puoi, ad aprirti alla pratica per diventare consapevole di quello che accade momento per momento, e tornando indietro ogni volta che noti di essere stato rapito dai tuoi pensieri.

Se questo esercizio ti è piaciuto e pensi possa essere il momento giusto per inserire la Mindfulness nella tua vita, partecipa al corso di Mindful eating. Da gennaio 2018. Lascia la tua mail e ti avviseremo.

 

47924184 - set of cartoon hand drawn objects on mindful eating rules theme


Fonte: http://www.mindful.org/mindful-cup-tea/

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