2 Luglio 2020

Onorare i momenti felici: piccole gemme per la serenità presente.

Nel quotidiano rischiamo di frequente di soffermarci più sulle negatività e su ciò che non abbiamo che sulle esperienze gioiose e sulle fortune che ci circondano. La visione che abbiamo della realtà può essere allenata e possiamo imparare a cambiare prospettiva. Un esercizio che in questo senso ci può aiutare a fare tesoro della bellezza vissuta è conosciuto come il vaso della felicità. Vediamo come funziona.


Quando siamo immersi nella nostra realtà quotidiana possiamo essere così concentrati su alcuni aspetti del momento da dimenticare di leggere il quadro generale con positività. Le incombenze o gli imprevisti, i ricordi negativi e le delusioni possono reclamare tutta la nostra attenzione facendoci ignorare o dimenticare l’altra parte della storia. Eventi, incontri, fortune inaspettate e gioiose che hanno arricchito il nostro passato recente o più antico.

Per ritrovare leggerezza e serenità allora possiamo scegliere di ribaltare il racconto grigio su cui la nostra mente tende a fossilizzarsi. Come? Allenandoci a guardare e a valorizzare tutti quei momenti, piccoli o grandi, che hanno reso il nostro cuore felice. Ecco perché da questo punto di vista possiamo trarre beneficio da un esercizio semplice ed efficace conosciuto come il “vaso della felicità”.

Ricordare e valorizzare la felicità: un arcobaleno presente.

Il vaso della felicità è un esercizio pratico che sta riscontrando un buon successo grazie alla sua semplicità e al tempo stesso potenza. Il principio alla base si richiama infatti a un assunto che a livello teorico tutti riconosciamo, ma che di frequente sottovalutiamo. I momenti felici sono ovunque e sono una fonte innata di benessere per la nostra mente. Eppure troppo spesso tendiamo a dimenticarci in fretta di aver assaporato quell’evento così gioioso, di aver riso a crepapelle con un amico, di essere stati ricolmi di soddisfazione per un feedback ricevuto al lavoro o in famiglia.

Istanti preziosi che vengono però offuscati dopo poco dall’ansia per quella scadenza, dalla paura per un qualche evento prossimo, dalla rabbia o dalla tristezza per questa o quella incomprensione. Ecco allora che comprendiamo l’importanza di allenare la nostra memoria affinché non consideri solo i momenti bui, ma faccia rivivere per noi anche la gioia, la luce e la serenità che abbiamo già sperimentato.

Il vaso della felicità: una personale raccolta di gioia e luce.

Creare il nostro repertorio di memorie felici è molto semplice. Occorrono infatti davvero pochi oggetti per dare forma a questo esercizio di positività. Innanzitutto prendiamo e svuotiamo un barattolo di vetro. Questo diventerà il nostro contenitore di riferimento per tutto il periodo in cui svolgeremo la pratica. A seguire armiamoci di foglietti e penne colorate. A questo punto iniziamo scrivendo sulla carta alcuni dei momenti più felici che abbiamo vissuto nella nostra esistenza. Una gita fatta quando eravamo ragazzi, un incontro speciale, una soddisfazione legata al nostro percorso di studi, lavorativo o di vita.  Da ultimo inseriamo i biglietti compilati nel barattolo e chiudiamolo riponendolo poi in un posto che sia facilmente accessibile. Ogni giorno o comunque il più spesso possibile continuiamo a inserire biglietti con i nostri ricordi felici.

E quando ci sentiremo tristi, arrabbiati, senza speranza o presi dalla nostra negatività allora avremo una prova concreta della felicità passata. Apriremo il barattolo e pescheremo a caso uno dei biglietti che ci ricorderà di quando la felicità ha trasformato la nostra giornata. In breve avremo la possibilità di onorare il passato e di spostare la nostra attenzione per accogliere una nuova serenità. Un modo per limitare il potere che la negatività ha su di noi e per ricercare quindi una prospettiva più luminosa di confronto con il quotidiano.


Ti è piaciuto l’articolo sul vaso della felicità? Leggi anche questo

0 likes Blog
Share: / / /

Rispondi

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: