21 Maggio 2020

Meditazione: una pratica semplice per iniziare.

Meditare è una pratica che richiede costanza e impegno. All’inizio se ci approcciamo per la prima volte a questi argomenti può essere difficoltoso fare proprio il meccanismo. Ecco perché può rivelarsi fondamentale iniziare il nostro percorso sperimentando alcuni semplici esercizi come la meditazione del polso. Conosciamo da vicino questa pratica.


La meditazione è parte integrante della mindfulness. Una di quelle azioni che più di frequente siamo chiamati a mettere in atto per trovare il nostro equilibrio e la giusta centratura. Se siamo all’inizio del nostro percorso di consapevolezza potremmo però trovarci bloccati di fronte all’idea di una lunga sessione di meditazione. L’immagine di noi stessi immersi nel presente con aria tranquilla e serena potrebbe lasciare spazio a ben altri tipi di associazione. Scenari in cui la noia, la distrazione e il nervosismo hanno la meglio sulla nostra motivazione.

Per ovviare a queste problematiche – comuni a tutti i neofiti – ecco allora che può essere utile iniziare a prendere confidenza con la meditazione attraverso una serie di pratiche più semplici. Pratiche consigliate ai principianti, ma talmente efficaci da essere valide nel tempo anche per coloro che si relazionano con quelle avanzate già da anni. Una delle più interessanti è conosciuta come la “meditazione del polso” e il perché di questa definizione sarà presto svelato.

La meditazione del polso: come metterla in pratica.

Quando meditiamo stiamo cercando di centrare le nostre energie, di lasciar andare l’ansia e fare spazio alla quiete. Perché sia possibile dobbiamo ricordare la connessione che lega la mente al corpo. La pratica a cui facciamo riferimento in questo senso è un emblema potente che favorisce la calma focalizzando la nostra attenzione sulle nostre sensazioni corporee. Iniziamo.

Photo by Le Minh Phuong on Unsplash

Sediamoci in una posizione comoda, a gambe incrociate se possibile direttamente a terra o su un tappeto leggero. Manteniamo la schiena dritta, il corpo rilassato e chiudiamo gli occhi concentrandoci su un punto invisibile che potremmo posizionare in fronte nello spazio tra le sopracciglia. A questo punto distendiamo il braccio sinistro sulle gambe con la parte interna rivolta vero l’alto. Posizioniamo quattro dita della mano destra sul polso disteso ed esercitiamo una leggera pressione. Rimanendo in questa posizione lasciamo che la mente vaghi e ascoltiamo semplicemente il nostro battito cardiaco respirando con calma. Se lo desideriamo, per favorire la concentrazione, a ogni pulsazione possiamo pronunciare nella nostra mente la parola “Calma” o oppure “Qui e ora”.

E quando la mente si allontana dietro un pensiero, una sensazione fisica o altro, proviamo semplicemente a vedere cosa l’ha distratta e poi con pazienza e senza giudizio riportiamo la nostra attenzione al battito.

Per iniziare possiamo praticare questa meditazione per pochi minuti con l’obiettivo di aumentare a mano a mano il tempo che dedicheremo all’attività. Questa tecnica si rivela particolarmente utile oltre che per iniziare anche quando ci troviamo in difficoltà. Quando siamo in preda all’ansia o alla rabbia, ma non abbiamo la possibilità di assentarci a lungo dal luogo in cui ci troviamo. Basterà ritagliarsi pochi minuti in uno spazio tranquillo lontani da sguardi indiscreti per sperimentare da subito i benefici di questo esercizio.

Semplici consigli per iniziare con la meditazione.

Ora che abbiamo visto una prima pratica semplificata soffermiamoci un momento su alcune strategie aggiuntive. Quando ci approcciamo alla meditazione possono infatti tornare utili alcuni suggerimenti che ci aiutano nella quotidianità. Il primo accorgimento è inserire nella nostra routine un momento fisso in cui dedicarci alla pratica. Può essere la mattina appena svegli o la sera come ultima attività. L’importante è definire a priori un blocco di tempo così da non rischiare di dimenticarsene.

In secondo luogo impegniamoci a meditare ogni giorno per un periodo che sia abbastanza lungo: l’ideale sarebbe almeno per venti giorni consecutivi. In questo modo la nuova pratica si consoliderà e diventerà presto una nuova abitudine. Da ultimo iniziamo a tenere un diario della meditazione in cui appuntare come ci sentiamo prima e dopo la pratica, quali sensazioni ed emozioni abbiamo vissuto. In breve tempo potremo notare il cambiamento che questa buona abitudine apporterà al nostro sentire.


Ti è piaciuto l’articolo? Leggi anche Self-compassion: atti d’amore per spazzare via vergogna e autocritica.

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