10 Novembre 2022

I confini: cosa sono e perché ne abbiamo bisogno

La tutela del nostro benessere mentale passa anche attraverso la definizione e la difesa dei nostri confini. Conoscere e far rispettare i nostri limiti diviene infatti un passaggio strategico per poter essere individui autonomi. Una possibilità questa che ci consente di accrescere sia la nostra identità sia la nostra autostima. Scopriamo insieme di più.

Nella vita di tutti i giorni ci interfacciamo con molteplici interazioni: famiglia, partner, amici, colleghi. Ciascuna di queste persone è una portatrice di visioni, prospettive, pensieri e vissuti differenti. È da questo scambio continuativo che la nostra stessa esistenza oltre che la nostra percezione si arricchisce.

C’è un ma importante in tutto questo processo. Può infatti capitare di lasciare che la nostra esperienza e il nostro sguardo diventino dipendenti in tutto e per tutto dal giudizio altrui. In questo senso un elemento a cui non possiamo né dobbiamo rinunciare è collegato allo stabilire e preservare i nostri confini.

Photo by Brett Jordan on Unsplash

Cosa vuol dire affermare i nostri confini

Il giudizio degli altri può ingabbiarci e limitare di molto la nostra vita quotidiana se assegniamo troppo potere alle persone esterne. Se desideriamo vivere senza alimentare frustrazione e senso di colpa dobbiamo riuscire a creare un’identità personale stabile. Perché ciò sia possibile abbiamo bisogno di individuare e proteggere i nostri confini.

Possiamo intendere questi ultimi come i paletti che fissiamo quando interagiamo con il mondo esterno e di riflesso con le persone e le loro opinioni. Nella pratica quindi stabilire i confini equivale a definire e far rispettare quei limiti che ci permettono di stare bene a livello psico-fisico ed emotivo.

In breve nei confini possiamo catalogare tutti quei comportamenti, atteggiamenti, azioni che riteniamo accettabili oppure no quando si tratta della nostra persona. È come se tracciassimo una linea netta che divide due insiemi. Da un lato abbiamo:

  • ciò che ci fa stare bene, che ci piace e troviamo opportuno,
  • ciò che non tolleriamo e che ci provoca dolore o comunque malessere.

Guardando da questa prima considerazione allora quando parliamo di confini ci colleghiamo al riconoscimento e al soddisfacimento dei nostri bisogni. Una visione questa che troviamo sul fronte opposto rispetto al ritenere gli altri con le loro richieste e opinioni più importanti di qualsiasi altro aspetto.

I benefici di mantenere confini personali sani.

Stabilire dei confini sani non vuol dire essere egoisti o peggio egoriferiti. Al contrario equivale a tutelare il nostro benessere, la nostra salute mentale e la nostra identità personale. Grazie a questo passaggio infatti abbiamo l’opportunità di lavorare sulla nostra autostima rafforzandola. Sotto questo profilo iniziamo a riconoscerci come persone degne di valore, rispetto e con bisogni validi che devono poter trovare espressione.

Ecco perché attraverso lo stabilire confini sani abbiamo la possibilità di limitare l’influenza delle altre persone sulla nostra vita. Questo ci aiuta a ritrovare e riportare equilibrio nella nostra quotidianità limitando quindi le problematiche legate alla dipendenza affettiva. Stato questo che produce anche la volontà di annullarci del tutto per piacere e compiacere le persone con cui interagiamo.

Alla lunga agire e vivere in questo modo ci porta a perdere la connessione con il nostro sé più autentico. Quando ciò avviene sperimentiamo frustrazione, depressione e apatia. Se ignoriamo i nostri confini e ci mettiamo sempre in secondo piano rispetto alle richieste, ai giudizi degli altri rischiamo infine di indebolire la nostra stessa autostima. Arriviamo così a credere di essere inadeguati e privi di valore. Una strategia essenziale è allora proprio partire dalla conoscenza di noi stessi. Chiediamoci:

  • Cosa mi piace? Cosa no?
  • Quali comportamenti accetto? Quali non tollero?
  • Quali sono i miei valori fondamentali?
  • Cosa voglio davvero?
  • Su cosa posso e voglio scendere a compromessi? Su cosa no?

Focalizzandoci su di noi, rimettendo i nostri bisogni e desideri al centro del discorso possiamo perciò stabilire quali sono i confini che riteniamo irrinunciabili.

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