31 Maggio 2021

Gestire la rabbia: riconoscere le emozioni per andare oltre

La rabbia è un’emozione potente capace di sconvolgere tutto il nostro equilibrio. In alcuni casi ci può essere di aiuto per difenderci, ma se è eccessiva o non più gestibile? O ancora immotivata e ci fa stare male o far star male chi ci è vicino? Vediamo insieme alcuni spunti che ci possono essere di aiuto per riappropriarci del nostro benessere.  

Capita a tutti noi più spesso di quel che vorremmo ammettere. Qualcosa va storto, non è come vorremmo, ci viene negato un qualcosa che volevamo o di cui pensavamo di avere diritto. O ancora ci vengono assegnati compiti, azioni che non vogliamo fare. Per non parlare di quando ci sentiamo traditi, attaccati, insultati. In questi e in molti altri casi noi viviamo la rabbia.

Questa emozione è con noi dalla notte dei tempi. Di frequente la guardiamo e la giudichiamo in modo negativo e sì se è eccessiva, ingestibile, o immotivata è un problema. Innanzitutto per noi e il nostro benessere emotivo, ma anche per chi è intorno a noi, per le nostre relazioni sia di lavoro che private. Questo perché quando viviamo un attacco di rabbia e non siamo in grado di gestirlo le conseguenze possono essere nocive su più livelli.

Conoscere la rabbia, le sue implicazioni e soffermarsi su alcuni spunti da mettere in atto può rivelarsi allora un buon metodo da sperimentare per riportare armonia. Quel desiderio profondo che anche inconsciamente cerchiamo nelle nostre esistenze.

Conoscere le nostre emozioni e la loro evoluzione. 

La rabbia è considerata una delle emozioni primarie e potremmo quasi definirla innata. A ben vedere difatti in ogni momento della nostra vita, per i più diversi motivi, possiamo sperimentare questo stato d’animo. Almeno in origine e nella sua funzione primordiale, essa aveva uno scopo: permetterci di farci valere per poterci difendere e sopravvivere. E in alcuni scenari o contesti è ancora così dal momento che se ben calibrata interviene a nostra difesa.

Il problema si presenta però quando l’attacco di rabbia perde questa sua limitata funzione “naturale” e si trasforma in una tigre senza controllo. In quei momenti potremmo reagire in modo sproporzionato, eccessivo, con troppo furore. Potremmo trovarci ad attaccare le altre persone, a urlare e cercare di intimidire malamente chi è vicino, potremmo attribuire colpe non vere.

Potremmo persino lanciare o spaccare oggetti col rischio concreto di fare e farci male fisicamente oltre che emotivamente. In questo secondo caso possiamo etichettare la rabbia come un’emozione disfunzionale che distrugge tutto ciò che incontra e fa terra bruciata intorno. In breve rovina il nostro benessere psico-emotivo e anche fisico dal momento che possono esserci conseguenze sia nella realtà sia a livello psico-somatico.

Strategie per gestire la rabbia.

Cosa possiamo fare se ci accorgiamo che la nostra rabbia ci sta facendo male o sta provocando dolore negli altri perché del tutto fuori controllo? Il primo passo è sempre metterci di fronte alla realtà delle cose. Osserviamoci senza giudizio, ma senza cercare di ignorare i campanelli di allarme.

Ammettiamo di avere un problema nel gestire le nostre emozioni, soprattutto quando si parla di rabbia. Riconosciamola presente dentro di noi, proviamo a capire da dove e come si origina. Se stiamo vivendo nel presente un attacco di rabbia fermiamoci. Piuttosto allontaniamoci un momento e chiediamo di poter stare da soli per calmarci. La discussione se necessario potrà riprendere quando avremo trovato un nuovo equilibrio interiore.

Se avvertiamo un malessere persistente sperimentiamo la meditazione e la respirazione controllata. In aggiunta proviamo a scrivere su carta i pensieri e le parole anche forti che ci tormentano. Per cercare di ritrovare uno stato di quiete proviamo anche a fare attività fisica. Una camminata possibilmente all’aria aperta, una breve corsa, qualche esercizio che ci aiuti a sfogare almeno in parte l’adrenalina.

Nonostante i tentativi ci accorgiamo che la situazione non migliora? Ci sentiamo male sia durante l’attacco di rabbia sia a posteriori? Ci sentiamo o temiamo di essere fuori controllo? Può essere il momento di rivolgerci a uno psicoterapeuta. Lo specialista ci accompagnerà infine attraverso un percorso di psicoterapia cognitivo-comportamentale. Un’ulteriore possibilità per fare chiarezza e imparare a gestire anche queste nostre emozioni.

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