I social media hanno trasformato le nostre abitudini e routine. Ci hanno portato ormai a voler essere sempre online, connessi, aggiornati. Questo fenomeno ha dato vita alla sindrome FOMO, Fear of Missing Out. Una possibilità questa che fa leva su una delle paure ataviche che ci accompagna in quanto esseri umani: l’essere esclusi, il non essere parte del gruppo.
Fin dalle prime luci del mattino e fino a notte inoltrata c’è un’azione che accompagna moltissimi di noi ogni giorno dell’anno. Siamo infatti tutti alle prese con il controllo quasi ossessivo di smartphone e social media.
Questa abitudine è diventata così pervasiva e diffusa da poter in un certo senso essere annoverata tra le dipendenze. Motivo per cui da tempo abbiamo iniziato a parlare anche di sindrome FOMO, acronimo che sta per Fear of Missing Out.
Fear of Missing Out e il non poter staccare mai
Che cos’è la FOMO? Soprattutto come si manifesta nelle nostre vite? Nella vita di tutti i giorni quante volte sblocchiamo il cellulare per monitorare le notifiche di messaggi, email, social media? Quante volte avvertiamo l’ansia di dover essere online o di dover fare il login perché è passato troppo tempo dal nostro ultimo accesso?
Ecco in questi e in molti altri casi potremmo stare sperimentando la sindrome Fomo. Come dice l’acronimo stesso, Fear of Missing Out è a livello letterale “la paura di essere tagliati fuori”.
È come se pensassimo che non potendo accedere ai social media e in generale al mondo online noi ci stessimo perdendo qualcosa. Quello stesso qualcosa che poi si ripercuoterà anche sulle dinamiche relazionali e sociali che viviamo nella realtà offline.
In breve dunque arriviamo a pensare di poter essere esclusi dal nostro gruppo sociale perché non più aggiornati e partecipanti attivi nel contesto digitale. Quando viviamo la FOMO ci sentiamo allora costretti a essere perennemente connessi e se questo non può avvenire siamo terrorizzati all’idea di venire tagliati fuori.
Conseguenza quasi diretta questa del pensiero che online le vite degli altri stanno andando avanti senza di noi e senza che noi ne siamo informati. Già da queste brevissime considerazioni capiamo quanto la sindrome FOMO possa essere dannosa.
Ciò essenzialmente perché essa attiva in noi una paura e un bisogno che sono da sempre centrali in noi esseri umani. Il riferimento è al timore di essere esclusi dal gruppo sociale consueto e al bisogno di appartenervi.

Digital detox e non solo: ritrovarci offline per ritrovare serenità
Da questo punto di vista può esserci inoltre di aiuto conoscere alcuni dei sintomi che potremmo sperimentare quando avvertiamo la FOMO. Tra questi possiamo ad esempio segnalare:
- ansia e nervosismo;
- frustrazione e noia verso il mondo offline;
- disturbi della concentrazione;
- depressione;
- stress ed esaurimento nervoso;
- disinteresse verso le relazioni sociali e la quotidianità offline.
Cosa possiamo fare allora se ci accorgiamo di star vivendo la Fear of Missing Out? Un primo consiglio è quello di iniziare da subito a limitare il tempo trascorso online, in particolare sui social media. Questo perché le piattaforme di questo genere tra le altre cose iper stimolano e sovraccaricano la nostra mente.
Può perciò essere utile praticare anche un periodo di vero e proprio digital detox in forma più o meno strutturata. Oltre a questo è poi fondamentale dedicarci del tempo di qualità a contatto con noi stessi.
Impegniamoci a riscoprire il piacere di fare e vivere nella realtà offline. Riprendiamo in mano i nostri hobby e/o rimettiamoci in contatto con le persone a noi care. Se possiamo stacchiamo dal mondo digitale e immergiamoci nella natura. Non serve andare lontano, basta anche un parco vicino a casa o un giro in una zona che ci piace o ancora da scoprire.
Vivi un periodo di difficoltà e ti senti spesso in ansia o senza energie? Non rimandare, chiedi aiuto a una psicoterapeuta comportamentale. Riappropriati della tua serenità, coltiva il tuo benessere psicofisico ed emotivo.