Nella vita di tutti i giorni può capitare di entrare in un loop di pensieri negativi. Impegni, preoccupazioni, incombenze ci possono far dimenticare la bellezza e la gioia che sono nelle nostre giornate. Iniziare un diario della gratitudine può allora aiutarci a riappropriarci di uno sguardo differente sulla realtà.
Le nostre vite sono piene di eventi, incontri, scelte che contengono i semi di una grande felicità. Piccoli o grandi momenti quotidiani che arricchiscono le nostre giornate e che possono donarci gioia. Purtroppo di frequente finiamo per perdere di vista questa prospettiva.
Ci dimentichiamo o finiamo per dare per scontato tutto quello che di buono abbiamo già. È così che in breve ci concentriamo sempre e solo su quello che ci manca, su quello che non abbiamo o che ci è stato tolto. Un’opzione questa che nel tempo ci porta a vedere tutto grigio, a perdere la speranza e il sorriso.
Ecco perché può esserci utile allenare la nostra capacità a vedere le cose in maniera diversa. Per farlo possiamo provare con un esercizio semplice quanto potente, ovvero con il diario della gratitudine.
Gratitudine e mindfulness: un legame fatto di presenza.
Di gratitudine e della sua importanza ne abbiamo parlato diverse volte. Ad esempio ne puoi leggere anche qui. A ben vedere questa possibilità ci riporta indirettamente, ma neanche troppo, ai concetti cardine della pratica mindfulness. Se guardiamo in profondità infatti essere grati vuol dire innanzitutto essere presenti a noi stessi e alla nostra realtà.
Solo esercitando la consapevolezza e la presenza attenta nel qui e ora possiamo di conseguenza cogliere i doni che ci vengono offerti. Al contrario se siamo immersi in routine frenetiche, se ci preoccupiamo senza sosta è davvero difficile che possiamo accorgerci del bello che è già presente.
Questo spiega perché se vogliamo possiamo vedere la gratitudine come un’altra benefica abitudine mindful. Allenarci a riconoscere e raccogliere questi momenti è dunque non solo una possibilità utile, ma può trasformarsi in una pratica di consapevolezza. Motivo per cui scegliere di iniziare un diario della gratitudine può essere l’occasione perfetta per far entrare la mindfulness nelle nostre vite.

Come iniziare il nostro diario della gratitudine.
Perché proprio un diario della gratitudine? Le potenzialità di questo esercizio si collegano proprio anche alla sua ripetizione. Per quanto possa esserci di aiuto guardarci sporadicamente intorno alla ricerca del bene che abbiamo, non basta farlo solo una volta e mai più.
I benefici maggiori li possiamo infatti ottenere reiterando la pratica nel corso del tempo fino a farla diventare se possibile quotidiana. Dopotutto possono volerci anche solo 5 minuti attenti per iniziare a portare la nostra attenzione sul bello che ci circonda.
Come possiamo iniziare il nostro diario della gratitudine? Ci basta davvero poco per dare il via a questa abitudine benefica. Se vogliamo possiamo acquistare un diario apposito, in alternativa può andare benissimo qualsiasi quaderno.
Il consiglio è comunque scegliere un supporto che ci piaccia, un qualcosa che comunque stimoli vibrazioni e sensazioni positive quando lo utilizziamo. Un piccolo stratagemma questo che ci stimolerà a utilizzare il diario della gratitudine con più costanza.
A seguire, selezionato lo strumento, prendiamoci un quarto d’ora meglio se la sera in cui staccare da tutto. Dedichiamo quei minuti a ripensare alla nostra giornata. Ripercorriamo gli eventi, gli incontri, i luoghi che hanno fatto parte di quel tempo. Chiediamoci:
- Cosa mi ha colpito?
- Di cosa sono grato?
- Che cosa mi ha fatto sorridere?
- Cosa mi ha dato un attimo di sollievo o di gioia se mi sentivo sopraffatto?
Guardando alle domande, scriviamo su carta i nostri motivi di gratitudine. Ricordiamoci che non ci sono standard né limiti da rispettare. Siamo noi a stabilire se e come quella cosa ci fa sentire grati. Allo stesso modo siamo noi a scovare le ispirazioni che possono arrivare da ogni dove e in ogni momento.