19 Dicembre 2019

Come coltivare la compassion: un approccio alternativo alla vita.

Se desideriamo ottenere i potenti benefici legati alla compassion dobbiamo impegnarci, giorno dopo giorno, per espandere il più possibile le nostre abilità. Scopriamo come perseguire facilmente questo obiettivo all’interno della vita di tutti i giorni.

Praticare la compassion e la self-compassion migliora sensibilmente tutte le aree della nostra esistenza. Questo perché, attraverso le due pratiche appena citate, possiamo affidarci a una visione del mondo differente sperimentando empatia e una connessione profonda gli uni con gli altri.

Photo by Giulia Bertelli on Unsplash

La volontà di impiegare un approccio ai problemi originale e un mindset positivo cambia del tutto la nostra prospettiva. Ciò permette di illuminare con una luce nuova, più gioiosa ed energica, ciò che in precedenza abbiamo sempre vissuto come un conflitto o una costrizione. In breve tempo si arriva, dunque, a provare sulla propria pelle il cambio di rotta che ci farà essere meno tristi, più aperti e connessi, più abili nello stabilire e coltivare relazioni serene e sincere.

Il primo incontro con la Compassion.

Quando ci confrontiamo per la prima volta con la compassion possiamo essere frenati dall’abbandonarci completamente a essa da limiti, paure o pregiudizi. In numerosi casi l’ostacolo più grande è dato dalla sensazione di avere a che fare con qualcosa di estremamente complicato, difficile da mettere in pratica nel quotidiano o che richiede competenze e conoscenze tecniche fin troppo avanzate.

In realtà esistono diversi modi molto semplici e dal successo assicurato che ci permettono di espandere e fare nostre queste pratiche. Proprio per sciogliere le eventuali resistenze che tutti noi possiamo sperimentare all’atto pratico, abbiamo pensato di riassumere brevemente alcune soluzioni replicabili con facilità.

Breve guida per far crescere la self-compassion.

Photo by J W on Unsplash

La compassion è un’abilità con cui non si nasce, ma che possiamo coltivare giorno dopo giorno fino a diventare dei veri e propri esperti sul tema. Applicando con costanza questi semplici suggerimenti e ricercando in ogni situazione il lato “compassionevole” vedremo ben presto la nostra vita come trasformata. Merito, in buona parte, connesso alla nuova visione a cui avremo imparato a guardare.

Per iniziare a prendere confidenza con questa nuova lente di ingrandimento della realtà possiamo perciò pensare a coloro che ci supportano o ci confortano quando siamo in crisi e stressati. Analizzando come ci sentiamo, e come cambiano le nostre emozioni quando veniamo sostenuti, impariamo a ricercare esattamente le stesse sensazioni anche in altri contesti o momenti. Identificare momenti o percezioni e sapere in che direzione guardare è, infatti, il primo e più importante passo per poterli successivamente ricreare in autonomia.

Un altro esercizio utile per sviluppare la compassion è collegato all’empatia e alla capacità di metterci nei panni degli altri, di sperimentare gioia e dolore per vicende che non sono direttamente riconducibili a noi. Per farlo possiamo focalizzare la nostra attenzione e il nostro cuore sulla persona specifica che ci sta parlando, di cui abbiamo letto o di cui abbiamo saputo qualcosa al riguardo.

Più nello specifico possiamo immedesimarci immaginando come dev’essere la sua vita, come dev’essere vivere quella determinata esperienza, che emozioni deve aver provato essendo costretta a confrontarsi con quella situazione. A questo si aggiunge, poi, un ulteriore passaggio ovvero il ribaltamento dei ruoli con la fatidica domanda: se fosse capitato a me come avrei reagito? Come avrei affrontato un evento del genere? Giudicherei con così grande durezza l’altro se fossi io quella persona?

Cambiamo modo di vedere le cose.

A tal proposito è bene ricordare che il giudizio in molte occasioni può trasformarsi in una barriera che ci separa dagli altri e da noi stessi impedendoci di accogliere la realtà con amore e apertura mentale. Ecco perché può rivelarsi un atto coraggioso e fondamentale decidere di sospenderlo, e magari annullarlo, così da poter entrare in maggior connessione con l’esterno e con le infinite sorprese o possibilità collegate.

Sostituire lo sguardo giudicante con lo sguardo amorevole della compassion – insieme al ricordo dei legami che ci uniscono alle persone a noi vicine – ci permetterà di sperimentare tutta l’energia trasformativa che caratterizza e rende unica questa pratica.

 


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Leggi anche La Compassion: Il soffio gentile dell’amore che conduce al benessere

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