Essere riconosciuti come persone di valore è un’aspirazione che ci accomuna tutti. Ci sono situazioni però in cui il bisogno di approvazione sovrasta tutto il resto indebolendoci e danneggiandoci. Quali sono i segnali a cui fare attenzione.
Quante volte abbiamo desiderato che capi, colleghi, amici, partner o familiari ci apprezzassero di più? Quante volte ci siamo impegnati a oltranza per ottenere un complimento? Il bisogno di approvazione è un aspetto che fa parte di tutti noi fin dalla notte dei tempi.
Essere apprezzati, riconosciuti, ammirati si lega a livello implicito a un altro grande bisogno quello di appartenenza. È il principio per cui inconsciamente ci impegniamo e agiamo in determinati modi per fare parte della comunità.
Nel passato questo meccanismo era lo stesso che ci assicurava maggiori possibilità di sopravvivenza. Dopotutto essere esclusi era uno dei peggiori scenari possibili perché da soli si rischiava di diventare prede facili o di essere in balia della pura sorte.
Quando l’approvazione tiene in scacco il nostro benessere
Oggi per fortuna non viviamo più in condizioni di quel genere, ma il bisogno di approvazione fa ancora parte di noi. È una necessità che possiamo catalogare quindi come naturale e fisiologica. Ci sono però situazioni in cui questo desiderio prende il sopravvento mettendo a rischio il nostro benessere mentale.
In quanto esseri umani siamo implicitamente portati a tessere relazioni e a vivere di socialità. Le amicizie e gli amori ma anche i rapporti con famiglia, colleghi o conoscenti diventano quindi un focus importante nella vita di tutti i giorni. È così fin da bambini e ragazzini quando desideriamo giocare e vivere esperienze con gli altri. Ecco perché da questo punto di vista non c’è nulla di male nel voler essere accettati nel gruppo e nel bisogno di approvazione.
Le difficoltà nascono quando iniziamo a vivere avendo come unico scopo l’essere accettati, l’essere riconosciuti e apprezzati dagli altri. Qui subentra allora la paura del giudizio e di riflesso il timore di non andare bene secondo i canoni che rileviamo all’esterno. Nella nostra mente è come se avvenisse un’equivalenza inconscia e primordiale: non vado bene = il gruppo mi esclude = sono solo = sono in pericolo.

Autostima e bisogno di approvazione: i campanelli di allarme
Quando questo blocco si fa troppo pressante rischiamo di annullare la nostra identità per poterci adattare a standard altrui, per poter essere apprezzati. Viviamo così un circolo vizioso senza fine. Ci sentiremo sempre vulnerabili, incompleti. Penseremo di non essere abbastanza in nessun campo, di non essere meritevoli di amore e rispetto. Non ci sentiremo mai davvero parte del gruppo, non riconosceremo i nostri talenti e il nostro valore.
Ci criticheremo alimentando una percezione negativa di noi stessi. Avremo una bassa autostima che ci spingerà ulteriormente a richiedere costantemente conferme all’esterno. Conferme che non basteranno mai e che ci porteranno a subissare gli altri di richieste, di dimostrazioni di affetto e validazione.
Motivo per cui diventa essenziale prendere le distanze da questo processo. Un primo passo è dunque legato all’osservare se sussistono alcuni segnali che possono indicare che il nostro bisogno di approvazione sta crescendo in modo esagerato. Uno di questi è l’incapacità di rifiutare le richieste altrui e di stabilire confini sani.
Ad esempio potremmo sentirci quasi obbligati a dire di sì anche ad azioni, eventi, richieste che ci fanno stare male. Anche l’essere troppo remissivi nei confronti degli altri o adattarci perennemente ai voleri delle persone può essere un segnale. A questi si aggiungono poi il:
- cercare di piacere a tutti a tutti i costi,
- voler provare il proprio valore impegnandosi fino a esaurire le energie e andando in burnout cercando di “convincere” chi ci circonda di essere validi;
- desiderio costante di rassicurazioni e/o di complimenti;
- rimuginare su ogni frase detta o su ogni atteggiamento;
- mettersi in dubbio in ogni momento;
- mettere in discussione i sentimenti e l’amore dell’altra persona quando una richiesta viene rifiutata o non ci sentiamo appoggiati.
Riconoscere questi campanelli ci può infine aiutare a prendere consapevolezza della problematica. Così facendo abbiamo anche l’occasione di iniziare a mettere uno stop a questa china scivolosa iniziando a coltivare invece una sana autostima e l’amor proprio.
Ricerchi sempre l’approvazione? Hai difficoltà a coltivare dei confini sani con gli altri? La paura del giudizio ti blocca dall’agire? Contattami e lavoriamo insieme per la tua serenità.