In quanto psicoterapeuta ho scelto di specializzarmi nella terapia cognitivo comportamentale. Un approccio particolare che può essere da subito un valido sostegno nella tua vita di tutti i giorni. La terapia Cognitivo-Comportamentale è infatti una psicoterapia pratica e concreta. Alcune sue tipicità sono collegate all’essere strutturata, scientificamente fondata, collaborativa e di breve durata.
Nel concreto quando siamo in sessione, il mio scopo è insegnarti nuove strategie e allenare le tue abilità innate. Quelle stesse risorse che ti permetteranno di andare oltre il tuo momento di difficoltà e di modificare i tuoi pensieri. Ti accompagno allora a prendere consapevolezza dei tuoi comportamenti disfunzionali e soprattutto di come poterli trasformare. L’obiettivo è rendere via via possibile la creazione della vita che senti di volere.
Questo approccio si fonda sul modello cognitivo e sui suoi presupposti. Guardando da questa prospettiva assegniamo una priorità speciale all’interpretazione. Il modo in cui le persone interpretano le situazioni che vivono determina infatti l’emozione. È perciò il sentire a dare vita poi ai comportamenti che possono essere:
“Non è la situazione in sé a determinare e mantenere i problemi psicologici, emotivi e comportamentali, ma l’interpretazione e quindi il pensiero che la persona fa di quell’evento”
Attraverso la terapia Cognitivo-Comportamentale ti aiuto innanzitutto a riconoscere i pensieri disfunzionali ricorrenti. Il primo passo è quindi l’osservazione, il riconoscimento, il prendere consapevolezza del tuo sentire. A seguire ti sostengo affinché tu possa apprendere nuove abilità e strategie specifiche.
In questa seconda fase perciò ci concentriamo sulla possibilità di modificare, sostituire e/o integrare ciò che ti causa disagio con convinzioni più funzionali. Che cosa vuol dire? Vuol dire che grazie al percorso con la psicoterapia cognitivo-comportamentale puoi modificare il tuo comportamento e infine migliorare la tua qualità della vita.
Con la Terapia Cognitivo Comportamentale possiamo concentrarci su di te come singola persona oppure sulla coppia. In aggiunta questo approccio si è rivelato adatto anche per le esperienze di gruppo.
Per comprendere le potenzialità di questa visione torniamo nel passato. Il papà della Terapia Cognitivo-Comportamentale è Aaron T. Beck. Egli ha dedicato la sua vita professionale allo studio e alla pratica della psicoanalisi. In particolare il suo interesse era rivolto all’utilizzo delle tecniche psicoanalitiche per il trattamento della depressione. Dall’osservazione clinica dei suoi pazienti depressi notò che questi sperimentavano flussi di pensieri negativi che sembravano emergere spontaneamente. Egli definì tali pensieri “pensieri automatici“.
Il suo lavoro, allora, subì una profonda trasformazione: iniziò ad aiutare i suoi pazienti a identificare questi pensieri e a valutarne l’autenticità. Questo lavoro sui pensieri permetteva ai pazienti di pensare in maniera più realistica migliorando di conseguenza l’aspetto emotivo e comportamentale.
Da questa scoperta, dopo continue migliorie e trasformazione, Aaron T. Beck arrivò alla formulazione nel 1960 della Terapia Cognitiva, conosciuta anche come terapia Cognitivo-Comportamentale.
Negli anni la terapia Cognitivo-Comportamentale è stata studiata e validata per far fronte a numerose problematiche. Più di 1.000 studi hanno dimostrato la sua efficacia per i disturbi psichiatrici, problemi psicologici e medici con una componente psichiatrica.
Attualmente la Terapia Cognitivo-Comportamentale è una delle terapie che vanta il maggior numero di ricerche scientifiche nazionali e internazionali. Ecco perché questo approccio ti può aiutare quando ti confronti con i disturbi psicologici quali:
Vivi il presente e il futuro con preoccupazione? Ogni evento ti appare troppo grande per le tue sole forze? Hai perso la gioia del quotidiano e affronti spesso gli attacchi di panico? Potresti avere a che fare con l’ansia generalizzata.
Apatia, angoscia, disperazione sono compagni quotidiani delle tue giornate? Pensi che non ci sia più speranza e che le cose andranno sempre così? Non è solo un momento di tristezza, potresti stare attraversando una fase di depressione.
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Questi sono solo alcuni dei casi di cui mi occupo ogni giorno. La psicoterapia cognitivo-comportamentale così come la mindfulness può però aiutarti anche quando devi fronteggiare:
Utilizzando la Terapia Cognitivo-Comportamentale mi avvalgo di una vasta gamma di tecniche cognitive e comportamentali. Le tecniche cognitive ti aiutano a riconoscere i pensieri disfunzionali ricorrenti e gli schemi fissi di ragionamento per poterli modificare e correggere. Alcune di queste tecniche sono:
e tante altre.
Le tecniche comportamentali permettono invece di modificare la relazione tra le situazioni che creano disagio e le reazioni emotive e comportamentali. Ne sono un esempio:
Nella Terapia Cognitivo Comportamentale possiamo, inoltre, utilizzare protocolli specifici per il trattamento dei disturbi psicologici. Questi protocolli sono validati a livello scientifico e garantiscono, nella maggior parte dei casi, la risoluzione delle problematiche presentate.
Non esiste una risposta univoca a questa domanda perché ogni situazione è differente e intervengono molteplici fattori. La Terapia Cognitivo-Comportamentale è una terapia breve per cui possiamo dire che per alcune problematiche sono sufficienti un ridotto numero di sedute. In altri casi è necessario un trattamento più lungo che può variare da alcuni mesi a più di un anno.
Ho scelto di integrare nella mia attività alcune delle tecniche innovative che si sono proposte nel tempo a fianco della psicoterapia cognitivo comportamentale tradizionale. Questo gruppo di pratiche rientra in quella è stata definita la terza onda della Terapia Cognitivo-Comportamentale. Essa include tra le altre:
Queste terapie rappresentano, in realtà, l’evoluzione naturale delle terapie di prima (Terapia Cognitiva) e seconda (terapia cognitivo-comportamentale) generazione.
Le terapie di terza onda sono meno focalizzate sulla riduzione dei sintomi psicologici ed emotivi e più centrate sull’accettazione. Lo scopo è aiutare a modificare la funzione degli eventi psicologici piuttosto che gli eventi psicologici in sé.
Attraverso queste strategie e interventi mirati è possibile aumentare l’efficacia dell’intervento cognitivo-comportamentale tradizionale. Agendo in questo modo e lavorando in sinergia potrai vivere ben presto una vita più completa e più soddisfacente sotto molteplici punti di vista.
Se vuoi approfondire ulteriormente leggi questo articolo