3 Ottobre 2022

3 strategie per coltivare l’amore proprio e il benessere psicofisico

L’autostima è una parte fondamentale del nostro benessere. Un elemento che possiamo e dobbiamo coltivare anche attraverso l’amor proprio. Come fare per volerci più bene giorno dopo giorno? Vediamo tre strategie che possiamo mettere in pratica da subito.

In quanto persone rispondiamo a bisogni ed esigenze che sono di frequente comuni. Tra queste troviamo di certo la volontà e il desiderio di ottenere l’approvazione da parte degli altri. Quando agiamo in questo senso ci dimentichiamo però di un fattore strategico, ovvero noi stessi.

È prendendoci cura di noi e dandoci oltre che riconoscendoci il giusto valore che possiamo avvicinarci a quelle emozioni di soddisfazione e felicità. Nella vita di tutti i giorni quindi dobbiamo riuscire a coltivare il più possibile l’amor proprio, un elemento questo che ci nutre e ci permette di camminare con più serenità.

Affrontare gli eventi, le critiche o le paure è decisamente diverso quando abbiamo fatto nostro un approccio più accogliente e gentile verso di noi. Troppo spesso invece a guidarci è il giudizio, il critico interiore, che ci danneggia in profondità.

Photo by Juan cruz Alonso on Unsplash

L’amore per noi stessi? Un allenamento costante

Autostima e amor proprio procedono di frequente di pari passo. Da questo punto di vista quando ci vogliamo bene, ci accogliamo in profondità diventiamo anche più consapevoli del nostro valore. È così che diamo vita a un circolo virtuoso, l’esatto contrario del processo negativo in cui ci addossiamo continue colpe e critiche.

Parliamo di coltivare l’amor proprio perché è questa la dinamica che meglio racconta del rapporto che possiamo instaurare con noi stessi. A volte pensiamo che l’autostima così come il volerci bene sia un fatto quasi automatico o un’illuminazione apparsa dall’alto all’improvviso. Allo stesso modo vediamo le persone che ci appaiono sicure di sé come delle privilegiate o come se abitassero su un altro pianeta. Un pianeta questo a cui pensiamo che non saremo mai ammessi.

Niente di più sbagliato e aggiungo anche per fortuna. La buona notizia infatti è che in ogni momento, ovunque ci troviamo possiamo cambiare. In qualunque fase della vita in cui siamo abbiamo l’occasione di coltivare l’amor proprio. Passo a passo, con cure costanti e continuative, possiamo recuperare un buon rapporto con noi stessi riconoscendo al contempo le nostre risorse. Qualunque sia il nostro passato e qualunque siano gli eventi con cui ci siamo confrontati possiamo sempre ricominciare da capo. Lo possiamo fare abbracciandoci e dandoci noi stessi quelle cure che ci sono mancate o che desideriamo.

Gentilezza e nutrimento: come rafforzare l’amor proprio

Nel passato possiamo aver preso o subito scelte che ora rimpiangiamo o che non sentiamo più rappresentarci. Oppure possiamo aver commesso errori o ancora possiamo voler riscrivere da capo tutta la nostra storia. Non ha importanza, quel che è stato non conta davvero più.

Per coltivare l’amor proprio allora possiamo richiamarci ad alcuni semplici consigli. Il primo di questi è proprio di lasciar andare quel che è stato. Ribaltiamo la prospettiva, smettiamo di rimuginare e di rivedere il nostro passato incolpandoci o dandoci addosso con rabbia.

Proviamo piuttosto a osservare senza giudizio e accogliendoci con compassione. Siamo esseri umani, siamo vulnerabili e fallibili. Ricerchiamo ciò che può essere fonte di nutrimento e di crescita personale da eventi, incontri, fatti. Ricerchiamo gli insegnamenti dietro i passi compiuti e vissuti siano essi negativi oppure no. Concentrarci sulla positività ci aiuta allora a rimettere tutto in prospettiva aiutandoci a mantenere aperto uno sguardo che sia intriso di speranza e fiducia.

Impegniamoci e poi lasciamo andare con fiducia e compassione

Partendo da questo presupposto poi possiamo fare nostra una nuova consapevolezza. Esistono ed esisteranno sempre cose che possiamo controllare e altre che prescindono dalla nostra volontà. Motivo per cui possiamo scegliere di metterci l’anima in ciò che facciamo e poi lasciar andare trovando comunque appagamento in questa visione. Impegniamoci e poi accogliamo quel che è, quel che sarà con fiducia perché sappiamo di aver fatto quanto era in nostro potere.

Da ultimo e sommando queste prime due strategie, impegniamoci a cambiare il nostro dialogo interiore. L’amor proprio si nutre delle nostre parole, delle nostre convinzioni, dei giudizi che emettiamo. Smettiamo di dar voce solo alle nostre critiche e di farlo con frasi dure che ci svalutano. Parliamoci con apertura, compassione e gentilezza esattamente come faremmo con una persona a cui vogliamo bene.

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